mercoledì 13 aprile 2011

DIFENDI I CONFINI DEL TUO CERVELLO




Non ci è permesso parlare di politica, quindi non lo faremo. Siamo diventati ormai troppo famosi con questo blog, Tremonti lo segue ogni giorno, Rutelli legge qualche articolo appena torna da lavoro mentre Di Pietro se lo fa leggere da chi di dovere, per conciliare il sonno.
Quindi lungidanoi il parlar di politica. Ma oggi vorrei solamente permettermi di dare dei consigli.
Ho sentito che in questi giorni la lega nord, probabilmente stanca di pensare al federalismo fiscale (che ricordiamo “sta per essere attuato, questione di minuti” cit.) ha deciso di prendere in mano la questione immigrati, con un’idea brillante, frutto di menti acutissime.
L’idea è infatti quella di, subito dopo aver abbandonato la CE, ritirare tutte le truppe sparse nelle varie "missioni di pace" ed usarle per riportare un bel po’ di pace proprio qui da noi, dove sembra essere minata fatalmente da qualche profugo in fuga dalla sua nazione in guerra. Un bel muro umano, anzi militare, che provveda ad eliminare i flussi di migranti che cercano di approdare in Italia.
 Metto a disposizione un link (il primo che trovato) dove Calderoli parla del difendere i confini.

Proprio a lui e a tutte le persone che danno quotidianamente modo a beceri di questo tipo di potersi esprimere, vorrei permettermi di indicare un libro fantastico, secondo il mio parere.
Il titolo è “L’isola”, la casa editrice è Orecchio Acerbo (che consiglio vivamente) ovvero dei veri geni nel loro percorso di fiabe per bambini che non fanno male ai grandi. Armin Greder è l’ideatore della storia, Alessandro Baricco il traduttore, ed è consigliato per utenti a partire dagli 8 anni di età.

Un uomo sulla spiaggia di un'isola. Solo, sfinito, nudo. Anche così però, incute paura agli abitanti. Tuttavia lo raccolgono, lo chiudono in un vecchio ovile abbandonato, e tornano alla vita di tutti i giorni. Ma l'uomo ha fame, chiede cibo. Ormai la paura serpeggia. Lo straniero genera inquietudine. E così gli abitanti decidono di sbarazzarsene  E di costruire un grande muro tutt'intorno all'isola per impedire che mai più uno straniero vi metta piede.

Se non avessi letto, non avrei mai creduto fosse rivolto a dei bambini di terza elementare. Credevo potesse essere una risposta al presunto libro dello sceriffo Gentilini. Invece probabilmente è solo un piccolo, ma concreto passo avanti verso la ricostruzione morale di un popolo ormai ridicolizzato e veramente, per quanta satira e stronzate ci addolciscano la pillola, di fronte ad una situazione che ha del drammatico.
Pieno supportoi dunque ad orecchio acerbo, sperando di scoprire altre piacevoli realtà che mirano ad una “libera forma di pensiero” e ad una rieducazione forte ed azzardata, che parta dal principio e da chi sarà concretamente il futuro. Perché di vecchio, in questo paese, c’è già troppo.

(Ecco il link da dove si può scaricare la versione pdf del libro: L'isola .)

domenica 10 aprile 2011

OGGI PARLIAMO DEL "Paradosso del gatto di Schrödinger"

La domenica è il giorno ideale per far luce su alcuni quesiti che non ci fanno star tranquilli la notte.

"All'interno di una scatola d’acciaio Schrödinger immagina di porre un gatto e una piccola quantità di sostanza radioattiva, la cui disintegrazione viene registrata da parte di un contatore Geiger il quale a sua volta mette in azione un martello che infrange una fialetta di veleno in forma gassosa. Ora volendo seguire alla lettera la teoria quantistica, sostiene Schrödinger, passato un certo periodo di tempo dall’istante in cui il gatto è stato messo all’interno della scatola e ha avuto inizio l’esperimento, ci si trova nella situazione in cui il momento della disintegrazione della sostanza radioattiva non può essere calcolato con esattezza (risultando tale momento sovrapposizione di più tempi) e quindi ci si trova nella impossibilità oggettiva di assegnare un reale stato di vita o di morte al gatto. Anzi ci si trova in una strana situazione ove la fiala di veleno risulta potenzialmente allo stesso tempo rotta e non rotta, con un gatto contemporaneamente vivo (fialetta non rotta) e morto(fialetta rotta)"




         VOTA LA TUA VERSIONE PREFERITA